martedì 29 novembre 2011

BENAZIR

(in memoria...)
*
E' fatta - Benazir - tel'avevano detto -
finalmente lo sperma di Maometto

ingravida il tuo sangua - dalla terra
assassinata dalla tua mancanza
esalano i miasmi della guerra.

Abbassate le stelle! - la speranza - la vecchia meretrice -
rassegna l'ansia di peccatrice - le nocche dei potenti
abbattono le porte - prepotenti sghignazzano i suicidi.

Volano al vento i nidi degli implumi - tutto
implode - Benazir Bhuto.

(da "POESIE DELLA PENOMBRA", Dicembre 2007)



sabato 16 luglio 2011

RITORNI

Di corsa attraversare
lo spazio di un addio
per non lasciare neanche
l'impronta di un bacio


Siamo andati una mattina
di spartiti musicali
con le canzoni del cuore
in accordi d'asfalto


Per tornare dove i giorni
allo specchio deformante
vedevano gli abiti bianchi
trasformati in sudari



SVELLERE GRATTACIELI

Con le mani
coi piedi
con la fronte

magari con la sola forza dell'urlo

bisogna svellere alle fondamenta
i grattacieli del perbenismo.

Compagno!,
oggi non è permesso oziare
né tacere:

come novello rosso cristoforo
dovrai scrollarti dalle corde vocali
il Cristo antico dell'indolenza...

- 1967 -


(Ho scritto questo testo a 24 anni: lo ripropongo ora perché mi pare che i tempi non siano affatto dissimili, salvo la speranza di un'Italia più giusta, fortemente presente all'epoca ed oggi latitante...)